La scatola di latta

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Passeggiate CiviCulturali

Da Montevergine a Palmariggi ne Lu Paniri te le site – 14/ott/18

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Su natu a stu paese
Alcuni anni fa
Beddhru e cu pretese
D’eccezionalità…
… Ma iou su lu paniri
Cusì su natu, amici;
nu fatemi muriri;
evviva Parmarisci!
Lu Paniri
“Su natu a stu paese”

Dopo aver vissuto e custodito emozioni con Santa Cisaria, i cervi di Cerfignano e le donne pennute di Cocumola, il gruppo de La Scatola di Lattaapproda a Palmariggi per scoprire nuovamente l’entroterra della provincia leccese fatto di borghi “sfiorati dal turismo e dai salentini”, di dettagli nascosti, di persone che riconoscono e rispettano il carattere dei luoghi… cammineremo lungo via crucis, santuari, madonne, tra corti e torri, scopriremo storie de “site”, di conchiglie e di coralli.

Domenica 14 ottobre, ci incontreremo nei pressi del Santuario di Montevergine a Palmariggi alle ore 16e14 per respirare aria sana e sacra.

L’origine del Santuario e l’intensa religiosità per la Madonna di Montevergine fu originata dall’apparizione, nel 1595, della Vergine ad un pastorello piangente per aver smarrito il temperino, unico passatempo durante le interminabili ore di pascolo. Porgendogli il temperino, la Vergine, gli affida un messaggio: «Va’ dall’Arciprete di Palmariggi e da parte mia gli dirai che io qui l’attendo e venga col suo popolo a me». Il sacerdote don Francesco Antonio Federici, Dottore in Sacra Teologia, comprese subito che il racconto del pastorello aveva dello straordinario e si recò in processione sul luogo dell’apparizione, una località distante 2 km da Palmariggi e volgarmente chiamata “‘u munte” – da cui il nome di Montevergine (Vergine del Monte), dove alcuni fedeli si misero ad allargare una buca finché, raggiunto il fondo, con immensa meraviglia trovarono una grotta su una parete della quale vi era un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino.

Qualcuno narra che, Federico Fellini venne nel Salento, in incognito, e fece una breve escursione a Lecce, e a Palmariggi , dov’è il Santuario della Vergine. Ci andò su insistenza della pia e devotissima moglie Giulietta Masina, ma in chiesa neppure ci entrò . Si soffermò nella pineta e rimase colpito dalle cicale….. Federico andò in pineta e le vide quelle cicale , vide il loro dramma… Cicale morte, ai piedi degli alberi, tra gli aghi dei pini, a migliaia, bianchicce, molli, gonfie, scoppiate a forza di canti estivi…

Dopo aver visitato questo luogo magico ci sposteremo con le auto a Palmariggi.

Palmariggi è un antico borgo del Salento, a pochi minuti dal mare di Otranto. Passeggiando per le stradine del centro si possono ammirare Palazzo Modoni del 1811 e la Cappella della Madonna della Palma del 1755 costruita sui resti di un edificio rituale greco (la cappella sorge proprio nel punto in cui, secondo la tradizione popolare, la Madonna con la palma apparve per liberare il paese dai turchi, evento che segnò la storia del paese e quella del suo nome: Palmariggi infatti significa “Colei che regge la palma”).

Caratterizza inoltre il borgo la coltura del melograno – frutto tipico del posto tanto da donare a Palmariggi il titolo di “Città del melograno – cui è dedicata l’antica fiera de Lu Paniri te e Site che si svolgerà in questo weekend.
Lu Paniri te e Site è la festa dell’autunno, dei suoi sapori, dei suoi colori in una cornice che riporta indietro, alla civiltà contadina e pastorale. “Paniri te e site” è fiera-mercato la mattina della domenica (che rappresenta l’aspetto originario di questo appuntamento annuale), mentre è sagra contadina e del maiale la sera del venerdì, del sabato e della domenica.
Nel vocabolario dei “Dialetti Salentini” del prof Gerhard Rohlfs, ritenuto da tanti la pietra di paragone del dialetto salentino, alla voce “Panairi, Paniri, Panieri” – con i vari rimandi – si legge: fiera o festa religiosa, sagra [greco πανήγυρις; greco moderno πανηγΰρι: festa popolare].

Il percorso gratuito è di facile percorribilità, tuttavia si consigliano scarpe comode. Non occorre prenotare. Si prevede uno spostamento in auto: dal santuario di Montevergine al centro di Palmariggi.

Chi partecipa all’evento solleva da qualsiasi responsabilità diretta o indiretta gli organizzatori della passeggiata.

Dopo la passeggiata, per chi volesse, ci fermeremo a vivere l’atmosfera centenaria de Lu Paniri te e Site.

L’evento nasce dall’entusiasmo de La Scatola di Latta e Pro-Loco Montevergine Palmariggi.

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