La scatola di latta

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Storie apparecchiate

Storie Apparecchiate – Banchetti erranti e sinceri

Storie Apparecchiate è un progetto che nasce dallo spirito della Scatola di Latta, dove ogni esperienza è occasione per incontrarsi, condividere e immaginare insieme.
Si tratta di cene, pranzi o aperitivi itineranti che prendono vita in luoghi diversi: un’osteria di paese, un agriturismo, una locanda, una pizzeria, un bar di quartiere o persino la cucina di una casa che si apre al calore della comunità.

Questi banchetti sono popolari e accessibili, pensati per mettere al centro le relazioni più che i piatti. Il cibo diventa un pretesto, un linguaggio universale che apre conversazioni, intreccia storie e restituisce il gusto dello stare insieme.

Ogni incontro è errante, perché cambia luogo e ospiti, ma rimane fedele a uno spirito comune: la convivialità sincera. Non solo ospitalità commerciale, ma anche momenti autogestiti in cui ciascuno porta qualcosa, si cucina insieme e si apparecchia una tavola che diventa piazza.

Qui si canta, si parla del passato e del futuro, si ascoltano storie e si creano legami. Non servono grandi formalità: basta una tovaglia, un piatto di pane, un bicchiere di vino e la voglia di condividere.

Storie Apparecchiate è dunque un invito a riscoprire la bellezza della semplicità, a fermarsi e ritrovarsi attorno a una tavola, trasformando il gesto quotidiano del mangiare in un atto poetico, civile e comunitario.

Decalogo di Storie Apparecchiate

Banchetti erranti e sinceri – a cura della Scatola di Latta

  1. Tavole aperte – Ogni tavola è un invito: nessuno è escluso, tutti sono benvenuti.
  2. Prezzi popolari – I banchetti devono restare accessibili a chiunque, con semplicità e autenticità.
  3. Luoghi diversi – Le cene possono nascere in osterie, locande, bar, pizzerie, agriturismi, ma anche nelle cucine di casa.
  4. Autogestione possibile – Sono benvenuti pranzi, cene o aperitivi organizzati in forma autogestita e comunitaria.
  5. Cibo come racconto – Ogni piatto servito porta con sé una storia, un ricordo, una visione del mondo.
  6. Relazioni al centro – L’obiettivo non è solo mangiare, ma conoscersi, dialogare, cantare, immaginare insieme.
  7. Erranza creativa – I banchetti si spostano: ogni volta un luogo diverso, ogni volta nuove persone da incontrare.
  8. Clima conviviale – La tavola è uno spazio di ascolto reciproco, di leggerezza e di profondità.
  9. Piccolo è bello – Non servono grandi numeri, basta la qualità dell’incontro e la sincerità del gesto.
  10. Cura e bellezza – Anche un pane spezzato e condiviso può essere un atto poetico e rivoluzionario.

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